Risultati e Casistiche ottenute dal CSA Centro Siciliano Acufene nell’anno 2018

Il CSA ossia Centro Siciliano Acufene  diventa sempre più una solida realtà sul territorio per la cura e la riabilitazione dell’acufene. Nel CSA vi sono professionisti che dal 2010 operano in questo settore e da oltre  otto anni ormai si impegnano a  migliorare la qualità di vita dei pazienti acufenici provenienti non solo da tutte le provincie siciliane ma anche dalle più vicine regioni dell’Italia Meridionale in particolare dalla Calabria, dalla Puglia e dal Molise.

Nell’ultimo anno,2018, sono stati visitati e trattati dalla equipe 203 pazienti, un numero nettamente  superiore rispetto al 2017, oltre a continuare a seguire i circa 350 pazienti trattati durante gli anni 2016 e 2017 che si sono sottoposti  regolarmente ai followup programmati.

Alcuni di questi pazienti sono stati trattati con sistemi sonori digitali, altri sono stati inviati in centri di eccellenza di otoneurochirurgia per il trattamento di patologie ,quali neurinoma dell’acustico, deiscenza del canale semicircolare superiore, patologie congenite o acquisite neuro- vascolari come il conflitto neurovascolare interessante il nervo acustico, etc, patologie molto spesso diagnosticate solo dalla nostra equipe, molti altri sono stati trattati con presidi riabilitativi per disfunzioni articolo-mandibolari e craniali progettati da collaboratori del settore, osteopati ed ortodontisti facenti parti della equipe. A tal proposito vorremmo evidenziare l’aumento di formulazione di diagnosi di casi di neurinomi del nervo acustico soprattutto in pazienti di giovane età e di conflitti neuro-vascolari, e per tale motivo il Centro Siciliano Acufene ha iniziato uno studio sul territorio riguardante le onde elettromagnetiche, partendo dal censimento di ripetitori ed antenne di telefonia mobile per procedere con lo studio elettrofisico delle stesse e i relativi effetti fisiopatologici che avvengono a livello otologico e cerebrale.

Altri pazienti  sono stati trattati con diversi e specifici protocolli farmacologici o sottoposti a interventi ambulatoriali per patologie comuni e frequenti  dell’orecchio, pochissimi  sono ancora in fase di studio.  A tal proposito evidenziamo che il CSA è costantemente impegnato nell’ambito della ricerca scientifica, uno degli ultimi  studi portati avanti dai professionisti del centro riguarda  gli effetti  di un nucleotide dell’acido ribonucleico, o RNA cellulare, a livello delle sinapsi neuronali, in particolare a livello della  plasticità neuronale e quindi sul sintomo acufene.

Il CSA a oggi vanta un’ampia casistica di pazienti trattati con successo, la casistica di provenienza dei pazienti è la seguente:

Grafico CSA

L’analisi degli ultimi dati statistici rileva che nella popolazione priva di difetti uditivi un soggetto su dieci soffre di acufene mentre nella popolazione con ipoacusia ne soffre più del 50%. Di questi oltre il 20% richiede l’assistenza dello specialista otorinolaringoiatra, più dell’8% riferisce disabilità e il 5% grave handicap. Questo disturbo, apparentemente banale, tende a creare un vero e proprio stato invalidante, poiché coinvolge la sfera emotiva e psichica del paziente, la sua vita di relazione, il livello d’attenzione, il ritmo sonno-veglia, le attitudini socio-lavorative, inducendo o potenziando stati ansioso-depressivi. Consapevoli della complessità di tale disturbo e della grave carenza di strutture sanitarie e del personale medico altamente specializzato e indirizzato allo studio e alla cura dell’acufene, il CSA  in tutti questi anni è riuscito a creare un centro di riferimento non solo per i malati ma garantisce la promozione di azioni per correggere i comportamenti della famiglia e della società che circonda il paziente con grave disagio al fine di evitare un ulteriore aggravamento dei sintomi e l’ulteriore isolamento dell’ammalato.

“Il corpo non può essere considerato a pezzi”, per diagnosticare la causa che determina il sintomo acufene il paziente deve essere valutato e visitato nella sua totalità, il CSA ribadisce tale concetto e si avvale a tal proposito dell’aiuto altamente specializzato di professionisti nei vari settori. Il paziente che arriva al Centro Siciliano Acufene o CSA viene sottoposto a visita specialistica otorinolaringoiatrica e ad esami diagnostici audiologici di primo livello eseguiti  dall’audiologo e dall’audioprotesista, contestualmente viene sottoposto a test di valutazione dell’apparato vestibolare e dell’assetto cranio-cervico-mandibolare dai nostri professionisti osteopata e ortognatodontista. Qualora il caso del singolo paziente richieda un approfondimento diagnostico, per arrivare a formulare una diagnosi, il paziente verrà sottoposto ad indagini strumentali audiologici di secondo livello, a valutazione clinico-metabolica da parte della nostra biologa nutrizionista, e ad indagini strumentali radiologici specifici e altamente mirati per lo studio dell’orecchio. Alcuni casi richiedono anche l’intervento e la valutazione del paziente da parte di neurologi, neurochirurghi, angiologi, cardiologi e di altre figure professionali impegnati in diversi tipi di riabilitazione affinché il paziente possa conoscere, in tempi rapidi, la causa del suo sintomo e il relativo percorso terapeutico per migliorare la propria qualità di vita evitando il disagio di specialisti impossibilitati a comunicare tra loro. Il CSA ha inoltre individuato sul territorio  centri diagnostici radiologici e laboratori di ortodonzia di riferimento, altamente all’avanguardia, e impegnati costantemente nello studio dell’acufene, con i quali collabora, in modo da formulare esatte e precise diagnosi, senza margine di errore, e in modo da mettere  a punto e progettare  presidi riabilitativi ortodontici innovativi.

Il CSA  per  la Diagnosi, Terapia e Riabilitazione dell’Acufene,  è quindi costantemente impegnato  anche ambito scientifico e progettuale, affiancando con la propria esperienza anche le più grandi aziende leader nel settore della riabilitazione sonora, è in grado infatti  di personalizzare gli  innovativi protocolli riabilitativi sonori che la tecnologia ci mette a disposizione, rivolti a modificare attivamente la “reazione” del soggetto alla presenza dell’acufene e a ridurre l’intensità del disturbo aumentandone la tollerabilità anche mediante gli ausili digitali. Ricordiamo che la terapia più accreditata per il trattamento e la riabilitazione dell’acufene nei pazienti la cui causa risiede nell’orecchio è la TRT o O TINNITUS RETRAING THERAPY , nonostante esistano altre terapie quali la sonoroterapia, la terapia laser, etc. La TRT è una terapia riabilitativa che prevede un percorso che il paziente deve effettuare accompagnato, seguito e supportato dai professionisti del centro, e si esegue mediate l’utilizzo  di sistemi  digitali combinati, capaci d’intervenire nella risoluzione tanto della perdita uditiva, migliorando le performance dell’ipoacusico, quanto sul paziente acufenico, per il quale l’obiettivo clinico ed audioprotesico da cogliere consiste nel determinare un miglioramento sostanziale del livello qualitativo della vita del soggetto utilizzatore.

Quindi le terapie  per il trattamento e la riabilitazione dell’acufene sono diverse e molteplici ossia: farmacologiche somministrando diversi protocolli in relazione alla causa da trattare; riabilitative sonore; riabilitative psicoterapeutiche mediante il counseling ;  riabilitative cranio-cervico-mandibolare nei pazienti con disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare; nutrizionali nei pazienti acufenici in presenza di alterazioni metaboliche;  chirurgiche nei casi in cui la patologia responsabile dell’acufene è risolvibile solo con la chirurgia dell’orecchio e dell’encefalo, per esempio nel caso dei neurinomi.

Nel selezionare un programma terapeutico per i pazienti è cruciale comprendere le esperienze e le emozioni che i pazienti provano riguardo l’acufene e il modo in cui questo influenza la loro vita, e ovviamente la formulazione della diagnosi. Il programma terapeutico va quindi individualizzato per le esigenze e le cause del singolo paziente e spesso è particolarmente utile abbinare metodi riabilitativi diversi e supporti farmacologici nei casi in cui vi sia una precisa indicazione.

Ogni malattia, così come gli acufeni, oggi può essere correttamente trattata da medici altamente specializzati e da equipe che si avvalgono di approcci multiterapeutici offrendo qualificato supporto ai pazienti acufenici troppo spesso lasciati a se stessi con il falso messaggio che il loro problema non abbia una soluzione.