Diverticolo del Golfo della Giugulare in paziente con Acufene: un caso di rara anomalia anatomica

Ancora un altro caso clinico raro studiato presso il Centro Siciliano Acufene: il diverticolo del Golfo della Giugulare. Si tratta di una rara anomalia anatomica caratterizzata dalla protrusione della parete della vena giugulare interna nel Golfo della Giugulare. Questa condizione può presentarsi in vari modi clinici, tra cui l’acufene pulsante, un sintomo debilitante che condiziona negativamente la qualità di vita del paziente.

Cosa sono le vene giugulari?

Le giugulari sono i vasi sanguigni venosi che mettono in comunicazione le vene della testa con le vene succlavie. Le vene succlavie sono le vene che precedono le vene brachicefaliche, le quali terminano il loro decorso nella vena cava superiore; la vena cava superiore è il grosso vaso sanguigno venoso che raccoglie tutto il sangue proveniente dalla porzione sopradiaframmatica del corpo umano e lo immette nel cuore. All’interno delle giugulari, scorre il sangue che ha da poco ossigenato il cervello e gli altri tessuti della testa. Esistono le giugulari esterne che raccolgono il sangue che ha irrorato la parte esterna del cranio e i tessuti più profondi della faccia, e le giugulari interne che invece raccolgono il sangue che ha irrorato il cervello, le meningi, i tessuti superficiali della faccia e del collo.

Qual è la funzione principale delle vene giugulari?

Nelle vene giugulari scorre sangue povero di ossigeno, sangue che ha da poco ossigenato il cervello e le altre strutture della testa e che deve fare ritorno al cuore, per una sua riossigenazione. Per quanto concerne il decorso delle vene giugulari interne, queste originano alla base del cranio, nel punto in cui avviene il congiungimento del cosiddetto seno petroso inferiore e del cosiddetto seno sigmoideo. Quindi la funzione delle vene giugulari è importantissima perché contribuiscono al ritorno nel cuore del sangue che ha da poco ossigenato i vari organi e tessuti della testa.

Quali strutture anatomiche sono in stretta relazione con le vene giugulari?

Il sangue privo di ossigeno rientra nell’atrio destro del cuore, attraverso la vena cava superiore; una volta nell’atrio destro, l’organo cardiaco, grazie alla sua capacità contrattile, lo immette prima nel ventricolo destro e poi nei polmoni. Nei polmoni il sangue povero di ossigeno si ossigena nuovamente e rientrando nel cuore, grazie al ventricolo sinistro, viene pompato in circolo nel sistema arterioso
per poter essere trasportato ai vari organi. Il golfo della giugulare è il punto dove convergono sia il seno sigmoideo che il seno petroso inferiore. Viene chiamato golfo perché è rappresentato da una profonda escavazione nell’osso occipitale. Il golfo raccoglie tutto il sangue che deve essere drenato dalla vena giugulare interna.

Quale relazione con l’acufene?

Il paziente pervenuto alla nostra osservazione per riferiti acufeni persistenti, intensi e pulsanti, a sinistra, è stato sottoposto a visita specialistica a 360 gradi e ad indagini strumentali non solo audiologici di I e II livello, ma anche radiologiche mirate per poter studiare il caso clinico in maniera accurata. Dalle indagini strumentali siamo riusciti a formulare una diagnosi di patologia rara, ossia abbiamo rilevato, con l’ausilio di strumenti altamente all’avanguardia, “la presenza del Golfo della giugulare di sinistra ampio che si spinge in alto presentando dilatazione pseudodiverticolare, protrundendo nella cassa del timpano, con parziale espansione del condotto acustico interno”. Questa variazione anatomica colpisce circa il 5% delle rocche petrose. Si tratta di espansioni digitali della cupola giugulare sviluppate in una zona triangolare di minima resistenza ossea, delimitata anteriormente dal bordo posteriore della carotide interna, posteriormente dalla parete posteriore della rocca e internamente dal meato uditivo interno. Esso determina un acufene pulsatile omolaterale che aumenta in tutte quelle condizioni che richiedono sforzo, e che varia con i cambiamenti di posizione della testa, oltre a determinare ipoacusia trasmissiva o mista per blocco della catena degli ossicini. Diminuisce alla compressione cervicale delicata occludendo la vena giugulare interna.

Quali trattamenti?

Queste anomalie anatomiche rare possono essere diagnosticate solo se il paziente viene studiato in maniera olistica da una equipe multidisciplinare che si occupa di diagnosi, trattamento e riabilitazione dell’acufene, grazie anche all’uso di strumenti diagnostici spesso di riscontro non comune e altamente all’avanguardia. La terapia in questo caso è chirurgica, infatti il paziente tra qualche giorno farà una valutazione neurochirurgica e chirurgica vascolare con i professionisti medici che collaborano con il Centro Siciliano Acufene. Successivamente verrà immediatamente sottoposto a riabilitazione sonora con sistema digitale combinato per poter riabilitare il suo acufene e contestualmente migliorare notevolmente la sua qualità di vita.

Non ignorare l’acufene! Se soffri di acufene, potrebbe essere importante considerare una valutazione approfondita per identificare possibili cause rare come il diverticolo del Golfo della Giugulare. La diagnosi precoce e il trattamento adeguato possono fare una grande differenza nella qualità della vita.
Rivolgiti al Centro Siciliano Acufene per discutere le opzioni diagnostiche e terapeutiche disponibili.