Un curioso caso di acufene

Un curioso caso di acufene

Acufene o tinnito sono i termini con cui si definisce il disturbo uditivo costituito da rumori percepiti dall’orecchio con tonalità per lo più acute, come fischi, fruscii, ronzii o pulsazioni caratterizzati da una fastidiosa persistenza anche in assenza totale di rumori reali esterni. Spesso ci si domanda se siano collegati a malattie dell’orecchio. Il condotto uditivo esterno può essere ostruito da cerume (tappo di cerume), da un corpo estraneo o da un insetto. In questi casi vi possono essere prurito, otalgia e ipoacusia trasmissiva transitoria.

Ma si possono avvertire anche rumori fastidiosi, come acqua nell’orecchio o ronzio nelle orecchie, che possono essere scambiati per acufene.

Nella maggior parte dei casi la causa dell’ostruzione è evidente all’esame otoscopico. Un giovane imprenditore agricolo arriva al CSA per acufene ormai diventato insopportabile. Ed è proprio grazie all’otomicroscopio, collegato ad una telecamera e ad un monitor, che facciamo la scoperta: un insetto integro dentro l’orecchio, tra l’altro appoggiato sulla membrana timpanica. Il paziente aveva sentito entrare qualcosa nell’orecchio nel mese di ottobre 2022, quindi ben 5 mesi addietro.

Dopo averlo asportato integralmente senza spezzarlo, l’imprenditore agricolo ferrato in materia osservando l’insetto ha confermato si trattasse di una cicala per il caratteristico colore verdastro e la forma.

Fortunatamente il corpo estraneo non ha determinato perforazione della membrana timpanica e infezione.

Non bisogna credere che la presenza di un corpo estraneo nell’orecchio sia da considerarsi come un’eventualità remota. Alcune circostanze, infatti, possono favorire questa ipotesi: si pensi ad esempio a quando si procede alla pulizia delle orecchie con un cotton fioc che viene spinto troppo a fondo nel canale uditivo o a quando un insetto, come è accaduto al nostro paziente, si intrufola accidentalmente nello stesso. Questi accadimenti, inoltre, sono molto più frequenti nell’universo infantile; i bambini, infatti, non possono avere la consapevolezza di un adulto e quindi per gioco o per curiosità, possono introdurre dei corpi estranei nell’orecchio, così come anche nella bocca o nelle narici. Alcuni tra gli oggetti più comuni rinvenuti all’interno delle orecchie dei bambini sono piccoli pezzi di carta, bottoni, piccoli mattoncini delle costruzioni, fagioli o ceci.

Una soluzione fai da te potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione in quanto, se non manovrate con attenzione, le pinzette potrebbe far scivolare o spingere il corpo estraneo all’interno delle orecchie. Meglio quindi recarsi da uno specialista, pur in presenza di una situazione apparentemente non complicata, per avere la certezza di risolvere il problema senza ulteriori danni.